Oggi più che mai è consuetudine richiedere prestiti e finanziamenti anche per spese “quotidiane” quali ad esempio l’acquisto di un elettrodomestico, di un apparecchio elettronico o di un’automobile; sono numerose le realtà che permettono, infatti, pagamenti rateali per incentivare il consumo in un momento di forte recessione economica. Ecco quindi che può capitare di sottoscrivere diversi prestiti rischiando di perdere di vista la quantità degli investimenti in corso. Come controllare i finanziamenti in corso, dunque? In questo articolo daremo tutte le risposte a questo quesito.
Indice
Cos’è e come funziona il Sic
Ogni volta che si fa una richiesta di prestito o si sottoscrive un mutuo o un finanziamento, i nostri dati finiscono per un periodo di tempo presso una banca dati Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) gestito dal Crif.
Grazie alle informazioni inserite nel SIC gli istituti di credito possono conoscere la storia finanziaria di chi richiede un prestito e decidere così se acconsentirlo o meno. Il Sic, pertanto, è una sorta di banca dati che contiene le informazioni storiche finanziarie di un cittadino. In particolare nel Sic confluiscono:
- Le richieste finanziarie presentate dal cittadino;
- I suoi dati anagrafici;
- Le richieste accettate e rifiutate;
- I mutui estinti;
- La puntualità nei pagamenti;
- L’importo delle rate;
- Quante rate debba ancora versare.
A queste informazioni non possono accedere solo le banche o le finanziarie, ma anche i cittadini stessi come andremo ad illustrare tra poco. Scopo del Sic è infatti far capire alla banca l’affidabilità creditizia del richiedente e comprendere se appartenga o meno alla lista dei cattivi pagatori. I dati nel Sic si cancellano autonomamente in base a tempistiche ben definite ovvero: 6 mesi per richieste di finanziamenti; un mese per finanziamenti cancellati o annullati; 36 mesi dalla data di estinzione del finanziamento con pagamenti puntuali e regolari; 12 mesi dalla comunicazione del saldo del debito in caso di morosità che non supera le due rate, altrimenti si passa a 24 mesi; 36 mesi per i finanziamenti erogati ma mai rimborsati nonostante i solleciti. I dati non possono ad ogni modo superare i 5 anni dalla data di scadenza del rapporto con l’istituto di credito.
Come accedere alle informazioni del Sic e del Crif
Come affermato in precedenza, Un semplice cittadino può richiedere una visura al Crif per conoscere i finanziamenti in corso, altre informazioni finanziarie sul suo conto e se sia stato o meno considerato “cattivo pagatore” peculiarità che potrebbe pregiudicare la concessione di ulteriori prestiti e finanziamenti. La richiesta di visura può essere fatta direttamente online accedendo al sito del Crif. Entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta la società invierà tramite email la visura con tutte le informazioni contenute nella propria banca dati. La visura è gratuita per i privati mentre è a pagamento per le aziende. Il costo è di 4 euro nel caso vengano rilevate informazioni, 10 euro se non sono contenute informazioni nella banca dati. E’ possibile inviare al Crif anche una richiesta di cancellazione dei dati, ma solo di quelli positivi, ovvero informazioni su finanziamenti che sono stati regolarmente rimborsati. La società provvederà a cancellare i dati entro 90 giorni dalla richiesta. Per le informazioni negative come la segnalazione di cattivo pagatore bisognerà invece attendere i tempi automatici che vanno dai 12 ai 36 mesi come scritto in precedenza.
Come annullare un finanziamento in corso
Annullare un finanziamento in corso è possibile? La normativa che regola il credito, sancisce il diritto di recesso dai finanziamenti entro 14 giorni da quello in cui si firma, senza bisogno di indicare una particolare motivazione e senza penali. Basta inviare una raccomandata A/R richiedente il recesso. Diversamente, l’unica strada per bloccare o annullare un finanziamento in corso trascorso il limite temporale delle due settimane è quella di provare ad accordarsi con la banca (o con la finanziaria) per una sospensione temporanea delle rate o un eventuale ricondizionamento del mutuo a condizioni più favorevoli per il richiedente.
Finanziamento e cessione del quinto dello stipendio
E’ possibile ottenere la cessione del quinto dello stipendio anche con un finanziamento in corso. Per evitare di ricorrere ad eccessivi prestiti personali, una soluzione per ottenere liquidità extra è proprio quella di avvalersi della cessione del quinto dello stipendio. Con la “formula” cessione del quinto dello stipendio o della pensione si intende un prestito o un finanziamento a tasso fisso che prevede la restituzione dell’importo richiesto mediante trattenuta mensile direttamente dallo stipendio/pensione per cifre non superiori appunto a un quinto dello stesso. Un sistema creditizio estremamente efficace, valido sia per dipendenti che per pensionati, che permette di avere liquidità subito senza anticipi né tassi di interesse elevati. Inoltre, i prestiti precedentemente stipulati potrebbero essere ricompresi in un’unica rata attraverso il rifinanziamento del quinto. Attenzione però: come affermato in precedenza questa strada può essere perseguita solo da dipendenti e da pensionati, non dai liberi professionisti.
Ottenere un mutuo tramite finanziamenti in corso
Un’altra strada che si percorre quando si hanno già dei finanziamenti in corso ma si ha bisogno di nuova liquidità, è il mutuo. Questo prodotto però ha dei vincoli sia per destinazione delle somme richieste, sia per i costi di istruttoria.
Come sempre, a decretare la possibilità della concessione, sarà il merito creditizio del richiedente: se si dimostra di essere buoni pagatori e si ha un reddito sufficiente a sostenere le rate dei prestiti in essere più quella del mutuo sarà più semplice ottenere la liquidità desiderata. E’ bene, ad ogni modo, non omettere con l’istituto di credito o la finanziaria cui si presenta la richiesta di mutuo la presenza di altri prestiti: entrambi verrebbero a saperlo tramite il Sic e una non trasparenza iniziale potrebbe pregiudicare l’intera operazione.