Per anticipo del TFS (Trattamento di fine servizio) si intende una particolare forma di finanziamento rivolta a dipendenti pubblici e statali andati in pensione che vogliono ottenere in anticipo la loro liquidazione spettante senza attendere le lunghe tempistiche dell’Inps. In questo articolo andremo a spiegare come ottenere l’anticipo TFS, chi può farlo e in quali modalità.
Indice
Prestito anticipo TFS: cos’è
Come affermato poc’anzi per prestito anticipo TFS si intende il prestito personale pensato per i dipendenti pubblici e statali giunti alla pensione. In particolare, il prestito di Trattamento di fine servizio è riservato a tutti coloro che sono stati assunti a tempo indeterminato prima del 1° gennaio 2001 e che raggiungono la pensione.
Le tempistiche di erogazione pensionistica dell’Inps possono arrivare anche a due/tre anni e, per i Quota 100, questo range si allunga addirittura a sette anni.
L’Anticipo del TFS è previsto dall’articolo 23 del 4/2019, che consente la fruizione immediata del TFS. Il finanziamento viene stipulato sotto forma di prestito personale e viene tutelato dalla cessione dei crediti che il pensionato vanta nei confronti dell’Ente pensionistico.
Avvalendosi dell’Anticipo TFS, il pensionato potrà riceve la liquidazione del TFS maturato in tempi brevi e in un’unica soluzione. L’importo dell’Anticipo TFS varia a seconda di quanto il pensionato ha maturato sul prospetto di liquidazione; la cifra non può superare il 95% dell’importo netto del TFS complessivo che ha maturato.
Anticipo TFS: a chi si rivolge
Possono accedere al Trattamento di Fine Servizio unicamente i lavoratori pubblici giunti al pensionamento. In particolare, rientrano nella categoria:
- militari dello Stato Italiano;
- lavoratori civili;
- dipendenti universitari e della scuola pubblica;
- dipendenti di agenzie fiscali e ministeriali;
- personale addetto al Servizio Sanitario Nazionale;
- personale assunto presso enti locali e regionali.
Liquidazione da fine lavoro: TFS o TFR?
Quando si è soliti parlare di “liquidazione da fine lavoro” nell’immaginario collettivo si pensa al TFR. Come abbiamo appena visto, però, esiste anche il TFS che gioca un ruolo importante nell’ottenimento del proprio denaro spettante. Quali sono, allora, le differenze tra TFR e TFS?
Il TFR, Trattamento di Fine Rapporto, è un’indennità economica che spetta a tutti i dipendenti sia pubblici che privati che hanno un contratto a tempo indeterminato (dal 2001) o determinato (dal 2000).
Il TFR spetta di diritto al lavoratore sia in caso di pensionamento, sia in caso di dimissione volontarie o licenziamento.
Il Trattamento di Fine Rapporto è a tutti gli effetti una parte di stipendio che il dipendente non riceve durante il rapporto di lavoro nella busta paga mensile e che viene accumulato nel tempo per essere erogato al termine del contratto di lavoro.
Il lavoratore può decidere di accantonare il TFR maturato in azienda o di aderire ad un fondo previdenziale privato.
Il TFS, invece, come detto in precedenza, è un ammontare di denaro che viene riconosciuto al lavoratore dipendente al termine del rapporto di lavoro. La principale differenza con il TFR è che, in questo caso, ne beneficiano unicamente i dipendenti pubblici e statali, non i privati.
Un’altra differenza tra i due tipi di liquidazione sta nella loro natura:
- il TFR ha una natura contributiva ed è calcolato sulla base di variabili come ad esempio la retribuzione lorda annua, anni di servizio, contributi versati mensilmente ai fini pensionistici;
- il TFS ha una natura retributiva e previdenziale e viene calcolato sulla base dell’ultima busta paga percepita.
Per questo motivo il calcolo avviene in maniera diversa:
- Il TFR viene calcolato sulla base della somma delle retribuzioni mensili lorde percepite anno su anno divise per 13,5 (comprensive di tredicesima e quattordicesima) cui viene sottratto un contributo Inps pari allo 0,5%. L’importo definitivo è soggetto, inoltre, alla variazione Istat annuale.
- Il TFS, invece, viene calcolato su 1/12 dell’80% della retribuzione annua lorda (tredicesima inclusa), moltiplicato per gli anni di servizio.
Anticipo Tfs, come richiederlo
I dipendenti pubblici e statali, che vanno in pensione, possono richiedere l’Anticipo del TFS attraverso un prestito bancario. Il finanziamento e gli interessi verranno restituiti integralmente, sottraendoli dall’indennità di fine servizio liquidata al pensionato.
Cosa occorre fare per richiedere l’anticipazione?
- Richiederla per via telematica nell’area riservata al fascicolo previdenziale del cittadino;
- Selezionare l’istituto bancario scelto per operare col finanziamento, nella lista delle banche presenti nel sistema informatico dell’INPS.
Al momento della presentazione della domanda per l’Anticipo TFS, bisognerà dichiarare di essere andati in pensione con la legge Fornero o con Quota 100.
Se il trattamento viene erogato direttamente dalla propria amministrazione, la domanda di certificazione del diritto all’anticipo andrà presentata seguendo le indicazioni del proprio datore di lavoro.
Occorre, inoltre, presentare alla banca i seguenti documenti:
- la certificazione dell’Inps;
- Almeno 2 documenti di riconoscimento e tessera sanitaria;
- la domanda di erogazione dell’anticipazione sul proprio conto corrente;
- la proposta di contratto di anticipo (che deve essere sottoscritta);
- cedolino che attesta la pensione percepita con canalizzazione della stessa sul c/c;
Anticipo TFS: cifre e tempistiche
L’importo massimo da poter richiedere dipende dal TFS accantonato durante il periodo di servizio. Il tasso d’interesse che viene applicato verrà determinato al momento della presentazione della domanda, presentando relativo SECCI al cliente.
Si tratta, infatti, di un finanziamento con interesse a tasso fisso e determinato dal periodo di tempo che va dalla liquidazione del prestito al versamento del TFS da parte dell’INPS all’istituto erogante
L’istituto bancario non può applicare commissioni o altri oneri, oltre il tasso d’interesse.
Dopo la valutazione della domanda, se considerata idonea con la presa d’atto dell’INPS, l’istituto bancario erogherà il prestito, entro e non oltre 5 giorni lavorativi; Il prestito durerà fino al momento della maturazione del diritto di riscossione del TFS.
Come vedere il TFS maturato sul sito dell’Inps
Come scritto in precedenza i lavoratori iscritti alla gestione pubblica possono visualizzare il prospetto di liquidazione del trattamento di fine servizio in maniera telematica attraverso il Fascicolo previdenziale del cittadino. Il prospetto TFS contiene tutti i dati giuridico-economici utilizzati per l’elaborazione della prestazione economica oltre alle modalità di pagamento.
Il TFS viene calcolato prendendo in considerazione l’80% dell’ultimo stipendio in busta paga, l’importo verrà poi diviso per 12 mesi e moltiplicato per il numero di anni utili per la buona uscita. Il Fascicolo previdenziale del cittadino è un fascicolo online a cui si accede tramite Pin o Spid all’interno dei “Servizi dei cittadini” sul sito dell’Inps.
Tra tutti i servizi offerti, troviamo anche il Prospetto TFS per avere tutte le informazioni riguardanti l’elaborazione della prestazione economica, il suo calcolo e le informazioni per il pagamento.
Per approfondimenti: